Un autoritratto ispirato alla Venere di Milo, questa immagine reinterpreta l’ideale classico attraverso il celare anziché il mostrare. Avvolta in un sudario, la figura diventa una crisalide — sospesa tra quiete e trasformazione, morte e rinascita. Lo sfondo sfocato suggerisce un’identità passata, che svanisce o attende di rinascere.
Proporzioni 1:1,50